La Costa del Gargano
La costa del Gargano è sicuramente una delle più affascinanti del mondo, un paesaggio incantato che riesce a offrirci spiagge di sabbia dorata e borghi a picco sul mare, alte falesie ricoperte da pini d’aleppo, antichi trabucchi e torri costiere.
La costa nasconde anche le straordinarie grotte marine, tanto belle da far pensare che siano le fantastiche abitazioni delle sirene. Archi naturali e faraglioni arricchiscono ancor di più il paesaggio ricco di bio-diversità, tra ginestre, pini, macchia mediterranea e gabbiani.
Il modo migliore per visitarla è senza dubbio in barca .
Partendo dal Sud del Gargano, percorrendo la strada litoranea che porta da Mattinata a Vieste si ha modo di immergersi in un luogo senza tempo, generoso di natura incontaminata e panorami mozzafiato. Superando Vieste e proseguendo verso Peschici la costa si farà più gentile, senza perdere il suo fascino selvaggio, alternando alle bellezze naturali le testimonianze del rapporto che questa terra ha con il mare, fonte di sostentamento (come dimostrano gli antichi strumenti di pesca, i trabucchi), ma anche di pericoli (ne sono la prova le torri costiere, costruite nel ‘500 per contrastare le incursioni dei pirati saraceni, come il famigerato Draguth Rais). Proseguendo per Rodi Garganico i tornanti saranno meno aspri, ma la costa continuerà a meravigliare con i suoi colori e la sua natura, portando senza troppi sforzi alle oasi ricche di avifauna dei laghi di Lesina e Varano.
La costa del Gargano, in particolar modo il tratto che va da Vieste a Mattinata è uno dei paesaggi più suggestivi della Puglia: alte falesie bianche a strapiombo sul mare, con pini, ginestre e cisti che si protendono sulle acque azzurre, si alternano a piccole insenature e spiaggette di ghiaia bianchissima raggiungibili solo via mare.
Tra le calette e le piccole oasi verdeggianti, regno dei gabbiani reali e di falchetti, troviamo le grotte marine: ampie cavità in cui si insinua il mare. In queste gallerie dalle forme particolari, grazie alla luce filtrante e ai suoi riflessi tra rocce e macchia mediterranea, l’acqua acquista incantevoli toni di colore regalandoci spettacoli magnifici.
Secoli dopo secoli, millenni dopo millenni con metodica lentezza, le onde del mare hanno eroso la costa calcarea del Gargano modellando scenari naturali, di cui nessuna mano sarebbe stata capace, aprendo squarci, fenditure e gallerie. Ci pensa il sole con i mirabolanti riflessi sull’acqua a completare lo stupore.
Le grotte marine sono circa una ventina, la scoperta da parte di due pescatori (i fratelli Trimigno) c’è stata nel 1954, anno in cui il turismo di massa non aveva ancora saputo delle meraviglie del Gargano. Dopo pochi anni nel 1963 a Pugnochiuso , su incarico dell’ing. Enrico Mattei, inizia la costruzione del più famoso centro vacanze di Vieste, che darà una svolta decisiva all’economia del paese da agricola-pastorale a turistica. Le Grotte Marine di Vieste e del Gargano per la loro bellezza e la loro forma hanno ispirato i vecchi pescatori con i nomi più singolari e curiosi: la Grotta campana grande che ha la forma di una maestosa campana alta 70 metri e ricoperta di muschio vellutato. La Grotta dei contrabbandieri con doppia uscita che, una volta, agevolava la fuga dei contrabbandieri. La Grotta delle rondini al cui interno hanno nidificato i simpatici pennuti
la Grotta sfondata è come un antico castello che il tempo ha demolito la parte superiore da dove i pini d’aleppo si specchiano nelle acque smeralde. La Grotta due occhi caratterizzata da due piccole aperture scavate dalle onde del mare. La Grotta smeralda in cui il mare e la luce si riflettono sulle pareti creando suggestivi effetti di colore. La Grotta dei pomodori sulle cui pareti vi sono molluschi rossi a forma di pomodoro. La Grotta delle sirene dove secondo la leggenda un tempo dimoravano le sirene.
Secondo le leggende, come quella di Pizzomunno, le grotte marine non sono altro che i ripari delle sirene: è qui che le spaventose figure dal canto ammaliatore, imprigionavano con catene le giovani fanciulle di cui erano gelose.
Baia delle Zagare o Baia dei Mergoli è una delle spiagge simbolo del Gargano, grazie alla presenza delle alte scogliere bianche e di 2 bellissimi faraglioni di roccia calcarea scolpiti dal vento, dei di pini e della spiaggia di ciottoli bianchi, che uniti all’azzurro del mare creano uno spettacolo incredibile. Si trova nel territorio di Mattinata, a quasi 30 km da Vieste. Le spiagge in realtà sono 2, separate da una scogliera: Baia delle Zagare, che deve il suo nome ai fiori degli alberi di limone nelle vicinanze (le zagare), e Baia dei Faraglioni, verso Vieste
Pugnochiuso è un centro turistico situato sulla costa tra Vieste e Mattinata, a 20 km dalla cittadina Viestana.
Il resort fu fortemente voluto da Enrico Mattei che scoprì queste baie verdeggianti sorvolando la costa del Gargano nel ’59.
La costruzione di Pugnochiuso, negli anni ’60, diede il via all’industria del turismo sul Gargano.
La spiaggia di Pugnochiuso sorge all’interno della struttura ricettiva ed è quindi accessibile solo attraverso il resort o via mare.
Lunga circa 200 metri, ha fondale sabbioso ed è circondata dal verde.